Natale un cavolo


Il tormentone natalizio è tornato di attualità. Succede ahinoi una volta all’anno. Tu scendi dalle stelle, i babbinatale cinesi invece si arrampicano ovunque oppure sculettano a ritmo di musica davanti ai negozi per attirare l’attenzione. Se quest’anno colpisce meno – cosa che qualche giornale commenta come preparazione sottotono della festa più sentita dell’anno – è solo perché ovunque spira aria di crisi e in troppe case è venuta a mancare la materia prima del consumismo di ricorrenza: il denaro. Sicché la matita di Rita Ammassari mette al lavoro me e lei in forma di follette stagionate per cavare il buono dalla situazione, suggerendo il cavolo come alternativa all’albero di Natale. Diciamo per solidarietà oppure perché, a suo modo, il cavolo è assai più sostenibile: dopo le feste finisce dritto in pentola, una caseula o una zuppa salutare, e poi non inquina, non è un rifiuto speciale, non impone agli spiriti ecologically corrects la piantagione in piena terra, quasi sempre in posti improbabili o non vocati. Soprattutto, dice Rita con la sua vignetta interpretando anche me, la vera festa è quella che mette alla prova creatività e fantasia per poter ancora chiamare magico il Natale.

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Il mio nome è Mimma Pallavicini, sono una giornalista specializzata, una cosiddetta “giornalista del verde”, da oltre 25 anni e ancora non so dove stiano i confini tra la professione e la passione per le piante, i fiori, i giardini, interpreti e partecipi della mia visione della vita. Così non mi pare vero creare una nicchia per dire ciò che altrimenti non avrebbe modo di essere detto: ogni giorno vivo esperienze, pensieri e percorsi professionali che con le piante e i giardini hanno a che fare e che sarebbe un peccato non fissare e non condividere. Benvenuti da queste parti, e grazie se vorrete sostare in nome dell’informazione e partecipare in nome di un’emozione che ci accomuna.

3 pensieri riguardo “Natale un cavolo

  1. Cara Mimma,
    una amica mi ha raccontato di una piccola trattoria nel centro di Cracovia, dove sono stati utilizzati come decorazioni gruppi di cavoli di ogni colore disposti con cura ed armonia ….a proposito della creatività a cui ci inviti!

    Grazie per i tuoi post, io, ignorantissima del mondo verde, mi sto incuriosendo e sto imparando molto!

    Ti auguro un felice Natale
    🙂
    Roberta-Bologna

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  2. quest’anno col CAVOLO che ci casco ….. dico… a tutta questa manfrina del natale ma poi… ogni anno il piccolo presepe in giardino, i figli che … tuttosommato se l’aspettano, la moglie che non sa resistere.
    Eccomi qua in piena frenesia da regalo… ecocompatibile (forse?)
    ma in fondo è solo un attimo in cui non pensiamo esclusivamente a noi stessi e… se solo riuscissimo ad allargare di un minimo il campo visivo, a guardare per un secondo oltre il nostro immediato tornaconto… è poco lo so ma se succede, forse anche quest’anno natale non è arrivato invano.
    ciao

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