Che noia i giardinieri della domenica

Due mail e due telefonate oggi mi avvertono che nel forum di Compagnia del Giardinaggio infuria la polemica sulla qualità di Murabilia, a seguito di una onesta apertura di discussione da parte del presidente dell’Opera delle Mura che organizza la manifestazione. Un signore per bene con molta ambizione a far bene in un ruolo istituzionale si inchina al popolo del giardinaggio della domenica e spiega errori propri e altrui, chiedendo la collaborazione per risolverli. E qui pubblicamente voglio dire ciò che ho risposto oggi ai miei “avvisatori”, ancor prima di aver visitato il forum e aver letto, con molta noia, attacchi e commenti di una prevedibilità disarmante. E di un provincialismo botanico assolutamente fastidioso, per chi lotta ogni giorno da trent’anni per far entrare il giardinaggio nella vita quotidiana degli italiani. Quando la gente partecipa ai forum in nome di un interesse comune si convince che basta l’unione a fare la forza, e anche l’agnello si crede lupo. Io diffido delle sigle e mi i9mpegno a muovermi da battitore libero. Chi mi conosce sa che dico sempre quel che penso e accetto volentieri le conseguenze in nome di una autonomia che ha i suoi pro e i suoi contro. Libera e non settaria anche quando a pagare il mio intervento professionale è l’Opera delle Mura di Lucca. Sicché penso che la manifestazione di problemi ne ha qualcuno, ma sono essenzialmente problemi etici, di pressioni politiche all’italiana e di abbastanza vergognoso lucro dell’Adipa. In quanto al resto, Murabilia subisce le flessioni del periodo di crisi, è un po’ ammalata di elefantiasi per eccesso di zelo e ambizione a superare se stessa, ma di manifestazioni così magari ce ne fossero di più. I partecipanti al forum ce l’hanno con l’offerta culturale a loro dire scarsa? Si vede che hanno dimenticato quanta cultura offre Masino e, se è per questo, anche il Chelsea Flower Show che citano con tanta fervorosa devozione. La differenza tra chi è nel settore con partecipazione affettiva, ma per lavoro e non da ieri, e chi aspetta il fine settimana per andare a comperare la pianta rara di turno e poi parlarne per mesi, è che chi lo fa per professione non può correre dietro agli snobismi di una minoranza spocchiosa e, frequentando il backstage, conosce i motivi e i problemi di tutti, trovando spesso giustificazione a molte scelte, per quanto non condivisibili. Certo è che se volevano gettare un sasso hanno preso male le misure. Infatti che noia, le chiacchiere tra rimostranze, illazioni e ricatto, con tutto quel che c’è da fare, da dire e da ascoltare per crescere tutti quanti. In  ogni caso la discussione in oggetto è qui.

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Il mio nome è Mimma Pallavicini, sono una giornalista specializzata, una cosiddetta “giornalista del verde”, da oltre 25 anni e ancora non so dove stiano i confini tra la professione e la passione per le piante, i fiori, i giardini, interpreti e partecipi della mia visione della vita. Così non mi pare vero creare una nicchia per dire ciò che altrimenti non avrebbe modo di essere detto: ogni giorno vivo esperienze, pensieri e percorsi professionali che con le piante e i giardini hanno a che fare e che sarebbe un peccato non fissare e non condividere. Benvenuti da queste parti, e grazie se vorrete sostare in nome dell’informazione e partecipare in nome di un’emozione che ci accomuna.

11 pensieri riguardo “Che noia i giardinieri della domenica

    1. @ Cara Alessandra,
      mi piace di più la segnalazione che mi hai fatto, prendo atto che non sempre le discussioni hanno un timbro sbagliato. Comunque non mi rimangio ciò che ho detto e purtroppo non dispongo di tutto il tempo che servirebbe per analizzare le battute infelici lette nel forum. Per quanto uno provi ad essere tollerante di tutti i punti di vista, anche quando espressi da una prospettiva da teleobiettivo, non posso lasciar passare le frecciatine nel vostro “Murabilia addio” che, già nel titolo, racconta un punto di vista unidirezionale e definitivo. C’è quello che dice indirettamente, ma non troppo, di aver visto a Murabilia il peggio che si trova in giro, perciò lì non si fa cultura (intanto sono stati un pomeriggio intero soli, nella casermetta San Regolo, Lancaster e Brickell: dov’erano quelli che vanno al Chelsea e guardano all’Inghilterra come a un faro? e dove, quando c’è stata la conferenza di Crug Farm? Suppongo a fare shopping di piante); c’è quello che ipotizza un conflitto di interessi; quell’altro che deduce a suo piacimento, chiamandomi in causa, una mancanza di punti di vista comuni tra organizzatori; quello che pretende di avere ascolto visto che fa da supporter su facebook; quelli che continuano a chiamarmi la Pallavicini, che forse è la cosa più chiarificatrice. Nel mondo del giardinaggio io sono Mimma, chi mi conosce meno mi chiama Mimma Pallavicini, chi mi rifiuta a priori mi chiama per cognome e con l’articolo davanti come si fa con vecchi compagni di scuola o di naia con cui non si è mai legato. Se io dò risposte acide, come dice uno di voi, almeno non faccio allusioni gratuite e di standard davvero basso. Va tutto bene, se però lasciano esprimere anche il mio punto di vista. E se si ricacciano in gola la mia coda di paglia, perché sennò mi tocca dare fuoco alla loro, alla coda di quelli che nella vita fanno altro, mettono alla prova i propri rapporti con la realtà su altri argomenti e poi strepitano che non fanno cultura del giardinaggio quelli che in questo settore si tirano un culo tanto. Così è stato per me in agosto, per dire, mentre molti di loro forse erano in vacanza o in giardino, perché a Murabilia ci fossero espositori stranieri di pregio, il catalogo avesse anche contenuti, la mostra di graminacee avesse un significato, i lettori di Gardenia e i visitatori della manifestazione partecipassero a dare il nome a nuove varietà ottenute in Italia, e così via. Pensano che sia tutto da cancellare perché a Murabilia si è sentito odore di saponette?
      Siccome non sono una moderna Giovanna d’Arco, avendo quasi raggiunto l’età della moglie di Matusalemme, e non mi sento superiore a nessuno, per quanto mi riguarda la discussione finisce qui, convincendoni ancor più che non sta da queste parti la possibilità di crescere e far crescere il giardinaggio italiano.
      Anzi, ancora un dettaglio: non ho scritto il post controvoglia, l’ho scritto da stanca a mezzanotte passata, lasciando indietro un po’ di lavoro o mezz’ora di sonno per cercare di aggiungere un altro punto di vista al dibattito.
      Un abbraccio e a tempi migliori.

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  1. Concordo perfettamente con l’analisi fatta relativamente ai “pontificatori” dei forum. Milioni oramai… senza possibilità di scampo.
    Potrei dire la stessa cosa per tutte le tipologie di forum e argomenti.
    Il problema di fondo è un altro e si chiama… abitante del belpaese!
    Mi creda, basta aver a che fare coi “sassoni” (come il sottoscritto ha per lavoro) per capire l’enorme differenza culturale a un tiro di schioppo.
    Basti pensare al numero di telefonini , pardon smarthphone, presenti in Italia.
    Non e’ affatto un caso. Non è colpa di San Pietro che li ha venduti ma dell’eterno amore dell’italiano per la chiacchera fine a se stessa.
    In fin dei conti, se ci pensa, anche il debito pubblico ha a che fare con questo “amore” smisurato per la produzione di aria.
    Pensi se ci fossero tanti piccoli generatori eolici davanti alla bocca.
    Almeno potrebbero caricare le batterie dei telefonini…
    Per mia fortuna e penso anche la Sua io oltre a scaricare le batterie vado ogni sera mezz’ora in giardino a sentire il profumo dei fiori e del silenzio.
    QUALCOSA DI IMPAGABILE

    Cordialmente La saluto
    Roberto

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    1. @Caro Roberto,
      il mio modello di telefonino è vecchio un po’ più di un lustro e comunque a casa mia non ha segnale: mille volte ho pensato che è una fortuna. Come quella di essere amica di tutti coloro che vogliono crescere con me, ma di non aver mai partecipato ad un forum, anche perché non ho mai tempo di sentirmi sola, e se mi serve una notizia o un commento su qualcosa ho mille riferimenti per andarli a cercare presso fonti certe e autorevoli. In questa Italia che è tutto un talk show penso che mi manca tanto la solidità scientifica dei tedeschi, la raffinatezza austera della passione giardinicola inglese, la creatività dei francesi che, per quanto nostri cugini altrettanto e forse più provinciali, hanno un po’ più di rispetto per la cultura, anche per quella dei giardini e delle piante. Infatti loro hanno depliant di giardini da visitare in ogni hotel e collezioni nazionali di piante pubblicizzate e tenute in massimo conto. Noi abbiamo la bocca e l’aria. E siccome a quest’ora, ammetto, sono stanca e scoglionata, mi verso due dita di vino bianco in un bel bicchiere e me lo vado a bere nel giardinetto dietro casa. Dove idealmente avrò il piacere di brindare con lei e a coloro che scrivono ancora maiuscolo l’impagabile di un giardino vissuto dopo il lavoro e in silenzio.

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  2. Mimma, sono a dir poco basita. Conosco bene la verve polemica (e tu sai che la conosco), ma qui mi pare che ci sia dell’astio represso. Anche io sono stata in vistosa polemica con molti aspetti della CdG al punto di sentire di dover aprire un altro forum, ora deceduto per inedia, per sopperire a mancanze o a tendenze in cui non mi ritrovavo in CdG (e non sto rivelando nessun segreto di stato).
    Tuttavia questo attacco è ingiusto e inspiegabile. Gli epiteti con cui classifichi l’utenza della CdG non rispondono a quello che io stessa, pur essendo in parziale disaccordo, ho potuto ravvisare.
    Inoltre mi spaventa molto quando dici “giardinieri della domenica”. Di giardinieri della domenica ne abbiamo il forum pieno come un uovo, ma il nucleo più stabile e più maturo è rappresentato da giardinieri che la domenica si riposano, se possono, dalle fatiche del giardino, come prescrive il padreterno.
    Io adesso non voglio polemizzare perchè poi mi si aggrovigliano le budella e devo correre a prendermi qualche decina di Depas o svuotare un flacone di Haldol.
    Vorrei solo che mi spiegassi perchè certe affermazioni, come l’osannamento del Chelsea (ne abbiamo parlato a mala pena e per quanto riguarda Chaumont l’abbiamo triturato). Alcuni di noi sono anche spocchiosi, ma altri non lo sono affatto ed esprimono i loro giudizio con reticenza ed equilibrio.
    Certo, è vero che molti rincorrono l’ultima novità e ne parlano fino a far infracidire il cervello, ma sono utenti occasionali (che io volentieri butterei anche fuori, ma sembra che questo non sia consentito dal regolamento).

    Ovviamente non puoi (davvero non puoi) pretendere che tutti gli amatori abbiano la tua conoscenza a proposito di fiere ed eventi, e delle persone che le gestiscono ,e tanto meno farcene colpa.
    Ma se un gruppo nutrito di acquirenti che fa parte del forum più prestigioso d’italia e che è -come dire- stazione di test per alcune piante e nuove introduzioni, si lamenta dell’organizzazione, credo sia il caso di ascoltare, non di condannare.
    Inoltre la discussione è stata molto pacata e non ritrovo quel verbo “infuriare” che hai riportato in cima all’articolo. Mi spiace solo che Colucci abbia scritto una sola lettera senza controbattere alle nostre proposte, mentre noi l’avremmo ascoltato volentieri.
    Con tutta l’amicizia, ma credo che stavolta tu abbia preso un abbaglio, a meno che ci siano delle cose che non so o delle divergenze pregresse che ti portano ad estremizzare un concetto.
    Ti abbraccio,
    Lidia

    P.S. che ne diresti di spostare tutto a Cittanova? sarebbe una mostra piccola per forza!

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  3. Ammiro molto il carattere di certi popoli. Ma sono orgogliosa di essere italiana.
    Certo, abbiamo l’aria e abbiamo la bocca per parlare. E dovremmo esercitarci anche ad usare di più le orecchie. Servono ad ascoltare.
    Maria Acquaria

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  4. Ho un giardino piccolo, scomodo e lontano da casa; ogni volta che posso ci vado, lo acolto, lo annuso, lo mangio con gli occhi e poi mi ci spezzo le unghie, la schiena e le ginocchia senza risparmio.
    Quando non sono presente (cioè la maggior parte del tempo) me lo sogno, faccio progetti, parlo di piante e giardini con chiunque abbia la mia stessa passione (a volte anche con chi non ce l’ha, infischiandosene di passare per un’eccentrica), mi documento sulle piante che potrebbero ambientarvisi meglio, visito giardini, vivai e mostre per il semplice piacere di farlo, ma anche per raccogliere idee e suggestioni.
    Ora scopro di essere confinata nella patetica categoria dei giardinieri della domenica e, peggio ancora, in quella dei frequentatori di un forum di giardinaggio!
    Scopro anche che non è sempre vero che la passione accomuni persone di ceto e cultura diverse come credevo finora, nè che esprimere giudizi critici sia un’attività ben accetta da chi sa ascoltare e mettersi in gioco, ma solo una fastidiosa abitudine di chi ha tempo da perdere

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  5. Ciao Mimma ,
    frequento da diversi mesi il tuo blog e da qualche anno il forum della Compagnia, ho sempre pensato che fossero due “luoghi ” affini ,quasi contigui , sia per gli argomenti sia per il fatto che qui il giardinaggio non è considerato un passatempo per signore attempate . Mi sbagliavo?
    Non credo , penso invece che la comunicazione attraverso il web possa
    far nascere queste situazioni , se non altro perchè non sempre si ha la fortuna di sapere con chi si sta parlando .
    Sono tra quelli che ha avanzato qualche critica sulla manifestazione della mia citta’ proprio perchè a questo evento ci tengo in modo particolare , nello specifico ho auspicato una piu’ stimolante offerta culturale anche dal punto di vista visivo ; mi spiego meglio facendo un esempio : la mostra delle graminacee . Organizzare un allestimento sotto i platani delle mura significa rinunciare quasi del tutto a quello che queste piante sanno fare meglio : dialogare con la luce !E poi abbiamo dei vivaisti proprio qui a Lucca che fanno cose magnifiche con questa tipologia di piante , perchè non provare a fare un vero allestimento creativo nei prati antistanti le Mura, potrebbe essere un allettante biglietto da visita per la mostra e forse chissa’ far girare la testa a qualcuno che le piante le compra solo al supemercato .
    Non dubito che il sig. Colucci sia una brava persona , ma siamo sicuri che per organizzare una mostra di piante sia indispensabile un Organizzatore di Eventi e non piuttosto qualcuno, forse meno professionale , ma che con piante e vivaisti ha a che fare da un po’ di tempo ?

    P.S. lavoro dal lunedi al sabato in un officina metalmeccanica ma non mi sento un giardiniere della domenica …semmai per diletto !
    Greg.

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  6. Mi ero ripromesso di dare risposta a questo Post, Mimma, ma vedo che Lidia, con la consueta disarmante semplicità e precisione, ha già detto tutto quel che c’era da dire.
    In più ieri proprio non avevo tempo: era domenica, e come da sempre negli ultimi 25 anni almeno, è dedicata al giardino.

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  7. Io vorrei proporvi una cosa, invece che dilungarmi in discussioni. Ma perchè non vi fate tutti un giro a Frutti Antichi a Paderna, che è giusto domenica prossima? Anche se non è perfetta, penso che gli organizzatori di fiere la dovrebbero prendere come esempio: attira un vasto pubblico non solo di superappassionati, ma anche di persone semplicemente desiderose di saperne di più sul mondo dei giardini (non però quelli che amano solo le piante olandesi supergonfiate e non sono interessati a guardare altro!), ha anche dell’artigianato, per accontentare, come dite, persone con interessi diversi, ma sono prodotti di grande buon gusto. Non penso proprio che si educhi la gente proponendogli piante olandesi, che possono trovare in qualsiasi mercato, o oggettistica di produzione industriale e di qualità scadente. Un’altra fiera piccola, ma di grande qualità, che però ormai potrete vedere solo il prossimo anno, è Giardini d’Autore a Riccione, con organizzatori giovani, ma già molto bravi, che con umiltà cercano di fare le cose al meglio (e ci riescono). Perchè quindi senza scomodare le grandi fiere, in Italia e all’estero ed addentrarci in polemiche su queste, non guardiamo gli esempi (pochi purtroppo), che senza troppe pretese sono comunque una cosa preziosa?

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  8. Buongiorno Mimma, non ci siamo sentite da tempo e questo mi dispiace, ma non volermene ti prego….
    stamattina ho scoperto per caso di essere, malgrado tutto una giardiniera della domenica….embhè?
    Io curo il mio giardino ed il mio orto da anni e praticamente da sola, contro terreno ostile, lumache, mal di schiena unghie spezzate e talee rubacchiate quaà e là per non spendere ma anche per veder crescere una nuova pianta. Il mio giardino non è all’inglese anche se così lo vorrei ed il mio orto cresce di anno in anno con sempre la maggior convinzione cha abbia fatto la scelta giusta, cioè quella di volermi nutrire, almeno in parte di prodotti “cresciuti” da me. La mia fonte originaria è la Germania, paese che adoro per il senso di civiltà e del vivere semplice che in Italia ancora non vedo, anzi magari con questa crisi potremmo avere qualche risultato. Nei villaggi tedeschi che ho visto, ogni casa ha ilsuo orticello ed il suo giardino, è normale, qui no! Anzi, sei anche considerata una tipa alternativa!
    Solo ultimamente, con amiche particolari, stiamo avviando un felice scambio di opinioni e di semi; partecipare ai forum? Limitatamente e con cautela; io parto dal presupposto che si impara sempre, io riconosco di sapere pochissimo e di avere tanto da capire ancora, quindi non piacciono i saccenti, piuttosto preferisco l’utente empirico, che fornisce delle spiegazioni non dalla cattedra ma dall’alto dei suoi stivali infangati di terra.
    Non sono mai stata a Murabilia per una serie di circostanze, ma, ben vengano fiere del genere, soprattutto in zone in zone in cui la cultuta del verde non c’è….magari potrebbe cambiare qualcosa, ehm….iniziare a cambiare qualcosa.
    Sono stata prolissa…..
    Francesca

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