Frutti antichi per i nipoti

Si chiama ‘Piatlin’ ed è considerata la mela da mensa più buona d’Italia da esperti che l’hanno valutata secondo parametri di aroma, consistenza, qualità organolettiche, conservabilità ecc. E’ una mela invernale tipica della Valle dell’Elvo, la più occidentale del  Biellese, in Piemonte. Di pezzatura ridotta, con la buccia rugginosa, ruvida e un po’ bitorzoluta, promette davvero poco. Ma sotto la pelle ha una polpa croccante e serbevole sino al periodo di Pasqua, meravigliosamente dolce, con un aroma delicato di mandorla. Considerata ormai un ricordo da chi l’aveva assaggiata da bambino perché gli alberi innestati dai contadini del passato sembravano tutti morti, è stata invece recuperata circa 15 anni fa e oggi è fuori pericolo di estinzione e promette con la sua bontà di farsi conoscere in tutta Italia. La prova è che diversi espositori di frutta, anche non piemontesi, la propongono a Flor09.
Si chiama ‘Piatlin’ ed è considerata la mela da mensa più buona d’Italia da esperti che l’hanno valutata secondo parametri di aroma, consistenza, qualità organolettiche, conservabilità ecc. E’ una mela invernale tipica della Valle dell’Elvo, la più occidentale del Biellese, in Piemonte. Di pezzatura ridotta, con la buccia rugginosa, ruvida e un po’ bitorzoluta, promette davvero poco. Ma sotto la pelle ha una polpa croccante e serbevole sino al periodo di Pasqua, meravigliosamente dolce, con un aroma delicato di mandorla. Considerata ormai un ricordo da chi l’aveva assaggiata da bambino perché gli alberi innestati dai contadini del passato sembravano tutti morti, è stata invece recuperata circa 15 anni fa e oggi è fuori pericolo di estinzione e promette con la sua bontà di farsi conoscere in tutta Italia. La prova è che diversi espositori di frutta, anche non piemontesi, la propongono a Flor09.

Primo motivo per venire a Flor09 al Parco del Valentino di Torino tra venerdì pomeriggio 9 ottobre a domenica 11 ottobre.  In pieno fermento organizzativo, a  Flor 09 si sta lavorando alla preparazione della mostra pomologica, ovvero all’esposizione di frutta che comprende campioni soprattutto di mele e pere tradizionali provenienti da tutta Italia, ma anche agrumi, olive, frutti minori quali giuggiole e sorbe. I campioni in esposizione – saranno svariate centinaia – racconteranno ai visitatori di Flor 09 la ricchezza delle varietà di frutta selezionate nei secoli passati sul territorio nazionale e la presenza sin dal Settecento di varietà francesi, tedesche e inglesi che denotano nei secoli passati una vivace circolazione in Europa delle eccellenze frutticole. Ogni collettore ha fatto avere i suoi campioni di frutta, che viene esposta insieme a quella degli altri, le mele Ruggine con le mele Ruggine, le pere autunnali con le pere autunnali. Due ragazzi di buona volontà, Luca e Veronica, stanno preparando i cartellini sui quali, quando possibile, è segnalata anche la zona di tipicità o il luogo di rinvenimento di una varietà autoctona. La frutticoltura è un ramo interessante delle scienze della terra ma, per quanto io ne sappia, ha un vivacissimo riscontro tra professionisti e amatori solo in zone tradizionalmente attive in tal senso, come l’Emilia Romagna e il Trentino. Altrove, come succederà a Torino al Parco del Valentino nel prossimo fine settimana, ad attivare la passione può essere una mostra pomologica che racconta quanto hanno lavorato in termini di selezione i nostri predecessori e quanto ancora è importante per il futuro della terra il patrimonio acquisito alla memoria storica e orticola nazionale. Ritornare a piantare i “frutti antichi” ha un valore nella direzione di Virgilio: “Carpent tua poma nepotes” (Bucoliche, IX, 50). Possano essere i nostri nipoti a raccogliere le mele piantate da noi per trasmettere valori insieme a sapori.

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Il mio nome è Mimma Pallavicini, sono una giornalista specializzata, una cosiddetta “giornalista del verde”, da oltre 25 anni e ancora non so dove stiano i confini tra la professione e la passione per le piante, i fiori, i giardini, interpreti e partecipi della mia visione della vita. Così non mi pare vero creare una nicchia per dire ciò che altrimenti non avrebbe modo di essere detto: ogni giorno vivo esperienze, pensieri e percorsi professionali che con le piante e i giardini hanno a che fare e che sarebbe un peccato non fissare e non condividere. Benvenuti da queste parti, e grazie se vorrete sostare in nome dell’informazione e partecipare in nome di un’emozione che ci accomuna.

2 pensieri riguardo “Frutti antichi per i nipoti

  1. Buongiorno, sono interessato ad acquistare un’albero di melo “Piatlin”. Abito nella zona di Milano e non riesco a trovarlo. Mi potete dare un indirizzo dove poterlo trovare? Grazie per la risposta

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    1. @Giovanni Slanzi
      Uno dei primi a riprodurre il melo ‘Piatlin’, vecchia varietà biellese, è stato Marco Maffeo della cascina Bozzola, via Frassati 11- 13897 Occhieppo Inf. (BI) – tel. 338-3549824. Ho visto che il suo libro sulle mele locali è stato reso disponibile su internet nel sito di Pro Natura Biellese a questo indirizzo: http://www.pronaturabiellese.org. Dispone di questa mela in catalogo anche il vivaio valsesiano Il vecchio melo, raggiungibile attraverso questo indirizzo: http://www.arturan.net/catal vecchio melo.htm

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